Dallʼetà di sedici anni rifiutò lʼiscrizione allʼorganizzazione giovanile fascista ed iniziò dietro lo stimolo di lavoratori
più anziani a diffondere stampa clandestina.
Scoperta dalla polizia lʼorganizzazione comunista bolognese che il 17.7.1933 attuò una massiccia diffusione di manifestini antifascisti e lʼesposizione di numerose bandiere rosse, venne arrestato e incarcerato assieme ad altri.
Con sentenza istruttoria del 7.12.1933 fu deferito al Tribunale speciale - per «costituzione del Partito Comunista dʼItalia, appartenenza e propaganda comunista» - e da questʼultimo, con sentenza del 5.7.1934, condannato a 6 anni di pena.
Venne relegato nel carcere di Fossano (CN).
Dopo 4 anni, nel 1937 fruì di 2 anni di amnistia.
Nella primavera del 1938 fu chiamato a prestare il servizio militare a Cagliari.
Fra i commilitoni continuò a svolgere attività antifascista.
Dopo lʼ8.9.1943 partecipò allʼazione di cattura dei soldati tedeschi condotta dalle truppe italiane di stanza in Sardegna.
Apertosi fra le truppe nellʼisola lʼarruolamento volontario per condurre la guerra contro i tedeschi in territorio continentale vi aderì.
Fece parte del Corpo Italiano di Liberazione partecipando ai combattimenti sostenuti dal reparto tra Cassino e il Nord Italia.